Credevo che la zuppa inglese fosse un dolce tipico di Bologna e dintorni. Un dolce povero legato alla cucina dell’aia (a Bologna non c’erano le corti…). Ho recentemente scoperto che con lo stesso nome si designa un dolce piuttosto diverso che si prepara a Napoli. Magari ne esistono anche altre versioni.
Comunque la ricetta che propongo è appunto legata al territorio di Bologna e più in generale all’Emilia-Romagna. Ho aggiunto le nocciole, ci stanno bene, ma nella versione tradizionale non sono contemplate.
Qui ne esistono tante ricette quante sono le famiglie… Una variante molto gustosa che ho provato è con i biscotti o pan di spagna imbevuti di rosolio.
Ingredienti
Per 6 persone
4 tuorli
80 g zucchero semolato
500 g latte (meglio crudo)
50 g farina 00
50 g cioccolato fondente (al 50% di cacao)
1/2 bacello di vaniglia (o la scorza di mezzo limone)
1 pizzico di sale
150 g biscotti savoiardi (o pan di spagna)
100 g circa di liquore alchermes
100 g circa di acqua
35 g nocciole tostate
cacao in polvere
Come procedere
Scalda il latte con il bacello di vaniglia, inciso per il lungo, sino a che non fuma. Spegni il fuoco, copri la pentola e lascia in infusione per almeno 15 minuti.
Intanto, con un buon coltello trita il cioccolato e ponilo in una ciotola resistente al calore.
Trita anche grossolanamente le nocciole.
In una fondina mescola l’acqua e l’alchermes, intingici i biscotti rapidamente e fodera con i biscotti la ciotola in cui servirai il dolce.
In un pentola mescola i tuorli con lo zucchero e il sale, aggiungi poi la farina setacciata. Riscalda il latte e aggiungilo alla crema poco per volta. Porta la pentola sul fuoco e cuoci la crema a fiamma bassa mescolando continuamente sino a che non sobbolle e si addensa. Continua la cottura per altri 3-5 minuti mescolando bene in modo che non si formino grumi.
Aggiungi metà della crema al cioccolato e mesca bene sino a che non risulta omogenea.
Versa la crema al cioccolato sui biscotti e poi la crema gialla.
Completa con le nocciole e una spolverata di cacao. Riponi coperto in frigo, sino a poco prima di servire il dolce.
10 Commenti
A Bologna non separate i due strati? A Modena si’, e mi piace un sacco il savoiardo all’alchermes per cui preferisco la versione modenese…:)
C’è chi li separa e chi no. Magari la prossima volta li separo: la crema dovrebbe arrivare giusta al bordo dello stampo e provo così a ribaltare il dolce stile zuccotto!
Anche noi a casa in Umbria separavamo le due creme con uno strato di savoiardi, qui in Toscana non lo so, non l’ho mai vista fare…
Anche le nocciole non le mettevamo, ma credo che ci siano molte versioni da nord a sud, ma la cosa che accomuna tutte, penso sia la crema pasticcera… anche se l’altro giorno ho letto di una versione con crema inglese al nord, questa non mi quadra!
Le nocciole le ho messe di mia iniziativa (col caldo bisogna finire le scorte…) e ci stanno bene, anche se nella ricetta tradizionale non ci andrebbero. Mi sa che aggiorno la ricetta.
Per la crema inglese neanche a me torna.
Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo, ma seguo spesso il blog…le tue ricette sono davvero interessanti ed invoglianti…se solo riuscissi a ritagliare + tempo x la cucina!
Se posso ne approfitterei per chiedervi una informazione. Tempo fa, non ricordo dove nella rete, ho trovato indicazione di una pasticceria in provincia di Brescia degna di nota.
Fa anche gelati, la cucina è al piano superiore divisa in 3 ambienti (pasticceria, gelateria, ecc). Arredamento modernissimo, con banchi in vetro e acciaio per l’esposizione dei prodotti, credo facciano anche servizio bar…Sto diventando pazzo, non ricordo + il nome e vorrei tanto farvi visita…Grazie per l’aiuto e complimenti davvero!
Marco
Ciao Marco, grazie per i complimenti. Purtroppo per la pasticceria bresciana non so aiutarti.
ciao!io adoro la zuppa inglese come la fa mia mamma qui a Genova: con il budino nel pacchetto, adesso, anche se prima era crema cotta,ma sempre al cioccolato, e con l’aggiunta di uvetta passa e canditi tagliati piccolissimi…da provare!!
Chicca
Grazie chicca per la segnalazione da Genova.
Spero che per pacchetto tu non intenda quei “preparati industriali per budino”, non mi piacciono!
Bellissima ..
posso chiederti una cortesia, ma per caso hai la ricetta della crema bianca, quella solo chiare, che si faceva tra modena e bologna una volta ? Mia mamma la ricorda sempre, dice che da bambina sua nonna la faceva così, ma nessuno riesce a ricordarsi come si otteneva la terza crema per l’appunto quella fatta solo con le chiare. grazie..silvia
per silvia, la crema senza i tuorli si fa cosi:monta 2 albumi con 2 cucchiai di zucchero,aggiungi 1 cucchiaio di farina o di fecola,e prosegui come normale crema pasticcera,con il latte,poi porta quasi ad ebollizione.puoi mettere anche una stecca di vaniglia.ciao