Le mela Calvilla bianca d’inverno è un frutto antico, di derivazione francese – Calleville (Normandia) – diffusosi in Europa nel XVI secolo e all’epoca considerato la regina delle mele.
Viene chiamata “d’inverno” per la caratteristica che hanno i frutti di conservarsi molto a lungo. La polpa è fine e il sapore dolce, ma anche un poco acidulo. Si consuma cruda, ma è ottima anche cotta.
Da quest’ultima indicazione fornitami dal rivenditore degli Antichi Poderi del Paradiso, che aveva uno stand presso la Sagra delle piante e animali perduti ho pensato di preparare una torta di mele.
L’indicazione era corretta, la mela Cavilla (la nonna della mela Renetta) si è prestata ottimamente allo scopo
La ricetta è stata elaborata da quella di Laura Ravaioli (presentata sul forum di Gennarino) eliminando una quota di burro (stiamo leggeri) a favore di yogurt bianco preparato da me.
Ingredienti – Per una torta di 24 cm di diametro
150 g farina 0
7 g cremor tartaro (o lievito chimico)
50 g burro
100 g yogurt bianco
100 zucchero
scorza grattuggiata di 1/2 limone
3 uova
2 cucchiai rasi zucchero
1 cucchaio raso di cannella polverizzata
4 mele Calvilla (o Renetta)
un pizzico di sale
Come procedere
Imburra e infarina lo stampo.
In un pentolino fai fondere il burro con lo yogurt. Trasferisci il liquido nell’impastatrice e, con la frusta a foglia, miscelalo con lo zucchero, la scorza di limone e il pizzico di sale. Unisci una ad una le uova (prima di aggiungere l’uovo successivo attendi che il precedente si sia ben amalgamato). Addiziona in un solo colpo la farina setacciata con il cremor tartaro e fai miscelare bene per qualche minuto sino a che il composto non risulta ben liscio.
Trasferisci nello stampo il composto.
Sbuccia le mele, tagliale a spicchi e inserisci in verticale ogni spicchio nel composto.
Spolverizza la torta con zucchero e cannella precedentemente miscelati.
Cuoci in forno a 180°C per 45 minuti.
9 Commenti
Visto che la raccolta ha comminciato in Normandia, proveró questa ricetta!
A presto
Ciao,
che bello sapere che in Normandia qualcuno prova questa ricetta!
fammi quindi sapere se ti ha soddisfatto.
Ho visto il tuo sito, mi piacerebbe molto fare una gita da quelle parti
Grazie. Se vuoi avere immagine della raccolta di mela in Normandia, visiti il mio blog. Lo puoi trovare sul sito (francese) oppure sotto
http://www.maisonbeaurevoir.blogspot.com
Ciao, rispetto a quella con solo burro è meno morbida?
@ fletel: complimenti per il blog. Gli alberi di mele sono fantastici!
@ Adriano: Secondo me i 150 g di burro “originali” la rendono un po’ “pesante”. Buona, ma con un peso specifico consistente. La variante con yogurt è più leggera (e un po’ più umida). Non ho notato differenze sostanziali di crescita dell’impasto. Forse quella con lo yogurt è cresciuta un po’ di più. In questa variante, che ha meno grassi, si avverte meno il “senso di sazietà” che questi danno e se ne puo’ mangiare di più…
Cosa consigli tra il cremor tartaro e il lievito chimico? Differenze sostanziali?
L’ho appena assaggiata, ottima!
Fatta con mele seuka, una qualità “in via di estinzione” delle valli del natisone che di molto si avvicina alla renetta, e lo yogurt al posto del burro. Per lo spolvero ho utilizzato lo zucchero di canna. Molto, molto buona!
Ciao Maik, non conoscevo le mele seuka, grazie!
Io sto provando una variante della torta, solo con 50 gr di burro e 30 di yogurt e viene bene comunque.
Per il lievito io preferisco il cremor tartaro perche’ non ha aromi. In alternativa il lievito chimico per salati che di solito non ha aromi contro quello chimico per dolci.
Ciao a tutti,
ho visto che avete nominato le mele seuka … in effetti ho deciso di impiantare alcune piante di mele seuka nel loro habitat naturale per salvaguardare questa specie in via di estinzione.
Avete per caso altre ricette con questa mela da consigliarmi?
Grazie