Tatin di ciliegie

Tatin di ciliegie

E perchè non approffittare di questi meravigliosi frutti per non rispolverare un classico dolce della cucina francese? Il risultato non mi è per niente dispiaciuto. Bisgona avere l’accortezza di scegliere ciliegie poco succose. L’ideale sarebbe stato poter utilizzare il cesto di duroni di Vignola che avevo sul tavolo, ma le intense pioggie delle ultime settimane non hanno consentito ai duroni di raggiungere ancora il punto ottimale di maturazione (risultano ancora un poco acidi e il colore è rosso rubino, non ancora quasi nero). Così ho ripiegato sulle ciliegie pugliesi, tipo ferrovia, ottime al gusto e croccanti, ma un po’ troppo sugose per questa ricetta. Basta comunque eliminare lo scirppo e cuocere poco la frutta. Eventualmente si può aggiungere un po’ di biscotti secchi ridotti in farina per assorbire il liquido in eccesso.

Ingredienti

Per la pasta brisè:
250 g farina 00
125 g di burro freddo
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 tuorlo
2 cucchiai di acqua fredda
5 g sale

Per il ripieno:
650 g di ciliegie (ottimali i duroni di Vignola) mondate e private del nocciolo
100 g di zucchero circa (a seconda della dolcezza dei frutti)
100 gr burro

Dose per uno stampo rotondo, non a cerniera, di 24 cm di diametro.

Per accompagnare: panna semimontata con poco zucchero vanigliato.

Come procedere
Sabbia la farina con il burro ridotto a cubetti, forma un cratere sulla spianatoia e mescola al centro il tuorlo, l’acqua, lo zucchero e il sale. Impasta come un frolla e fai riposare in frigorifero almeno mezz’ora.

Monda le ciliegie privandole del picciolo, elimina il nocciolo con l’apposito attrezzino e tagliarle a metà o se preferisci lasciale intere. In un padella cuoci a fiamma viva il burro e lo zucchero. Quando diventa brunito unisci le ciliegie e cuoci per pochi minuti. Elimina l’eventuale liquido e fai freddare. Se poi la frutta risultasse ancora acquosa aggiungi dei biscotti secchi, tipo osvego, ridotti in farina per assorbire il liquido.

Poni la frutta fredda nello stampo. Stendi la pasta, un poco più larga dello stampo, e copri la frutta rincalzando i bordi.

Cuoci la torta a 200°C per circa mezz’ora. Pochi minuti dopo averla tirata fuori dal forno, capovolgila sul piatto di portata.

La puoi servire con panna semimontata addolcita con poco zucchero vanigliato.

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4 Commenti

  1. roberte
    Pubblicato 18 giugno, 2008 alle 00:11 | Link Permanente

    molto bella e sicuramente molto buona!
    mantenendo lo stesso procedimento è possibile sostituire le ciliegie con i manghi?
    abito in Guadeloupe e non è facile reperire buone ciliegie, ma adesso i manghi tipo julie sono nel pieno della maturazione molto succosi, pas des fils e con retrogusto vanigliato.
    vi ringrazio.

  2. Pubblicato 18 giugno, 2008 alle 19:41 | Link Permanente

    Ciao Roberte, che bello che mi leggi da lì!

    Io la frutta tropicale in genere non la compero, perche’ non mi piace pensare che si sia inquinato nel trasportarla in Italia e perche’ non e’ buona come mangiata in loco…

    Quindi non so nulla dei manghi che credo di aver mangiato solo un paio di volte.

    Se sono succosi non credo siano adatti, puoi sempre provare a cucerli e vedere che consistenza assumono. Se separandoli dal liquido rimangono troppo bagnati, io eviterei. Puoi provare eventualmente ad aggiungere della polvere di bisotti secchi.

    Se provi, sappimi dire!

  3. roberte
    Pubblicato 16 luglio, 2008 alle 21:40 | Link Permanente

    ai ragione il sapore è differente ma credo che l’uso di pesticidi e altre sostanze non dipenda solo dal trasporto, le banane al chlordecone partivano anche da qui.

    ti ringrazio per i tuoi generosi consigli.

    i manghi non sono adatti tendono a rendere l’impasto spugnoso la stessa cosa è successa con dei muffins sembravano crudi!
    ma fatto una marmellata semplicissima con zucchero di canna e vaniglia il colore è magnifico… speriamo anche il sapore!
    tra un mesetto la utilizzerò con la tua pasta frolla…un pò difficilotta ma sarà la mia sfida!!!

  4. Pubblicato 16 luglio, 2008 alle 22:00 | Link Permanente

    Mmm chissà che buona la marmellata di mango!
    Sappimi dire per la crostata, vedrai che la frolla è più difficile da pensare che da fare.

    Per l’inquinamento hai senz’altro ragione sui pesticidi. Io mi riferivo all’inquinamento del carburante che viene utilizzato per il trasporto.

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